Organizzazione del Corso – Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche

Requisiti di ammissione

Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea (ivi compresa quella conseguita secondo l’ordinamento previgente al D.M. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni) ovvero di altro titolo di studi conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell’Università.

Per l’ammissione si richiede inoltre il possesso di requisiti curriculari e l’adeguatezza della personale preparazione dello studente.

I requisiti curriculari richiesti per l’immatricolazione diretta sono il titolo di laurea/laurea specialistica conseguito, in Italia, in una delle seguenti classi di cui al D.M. 509/1999: 1 Biotecnologie, 12 Scienze biologiche, 14/S Farmacia e Farmacia industriale (compresa la laurea a ciclo unico in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche), 46/S Medicina e Chirurgia; ovvero il titolo di laurea/laurea magistrale conseguito in una delle seguenti classi di cui al D.M. 270/2004: L-2 Biotecnologie, L-13 Scienze Biologiche, LM-13 Farmacia e Farmacia industriale (compresa la laurea a ciclo unico in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche), LM- 41 Medicina e Chirurgia.

Sono inoltre riconosciuti in possesso dei requisiti curriculari per l’accesso al test di ammissione gli studenti con titolo di studio universitario i cui requisiti curriculari soddisfino le condizioni stabilite dai Regolamenti Didattici per l’accesso ai corsi di Laurea Magistrale, verificati attraverso un processo di “prevalutazione”.

Gli studenti laureati in possesso di un titolo accademico conseguito in curricula diversi e classi diverse da quelli indicati al comma 3 ovvero i laureati in possesso di un titolo di studio straniero devono sostenere una prevalutazione del possesso dei requisiti curriculari e, solo nel caso siano in possesso di un numero minimo di CFU nei settori scientifico- disciplinari (vide infra), sostenere un “Colloquio di Ammissione” (vedi comma 5). Si ritengono soddisfatti i requisiti curricolari relativi alla carriera pregressa se lo studente ha acquisito un numero minimo di crediti nelle attività formative di base e/o caratterizzanti e con riferimento ad ambiti disciplinari e/o a specifici settori scientifico-disciplinari secondo quanto qui riportato:

  • minimo 10 CFU nelle discipline matematiche, fisiche, informatiche e statistiche corrispondenti ai seguenti settori scientifico-disciplinari: da FIS/01 a FIS/08, da MAT/01 a MAT/09, INF/01, MED/01, SECS-S/01, SECS-S/02;
  • minimo 10 CFU nelle discipline chimiche e biologiche corrispondenti ai seguenti settori scientifico-disciplinari: CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06, BIO/01, BIO/10, BIO/11, BIO/13, BIO/17, BIO/18, BIO/19;
  • minimo 20 CFU nelle discipline biotecnologiche corrispondenti ai seguenti settori scientifico-disciplinari: da BIO/01 a BIO/07, da BIO/12 a BIO/19, da CHIM/01 a CHIM/05, da CHIM/08 a CHIM/11, MED/03, MED/04, MED/05, MED/07, MED/09, MED/13, MED/15, MED/42.

La Commissione, costituita da tre docenti di questo Ateneo, delegata dal Consiglio Didattico, provvederà a valutare il possesso dei requisiti curriculari e comunicare a tutti i candidati tramite posta elettronica l’esito della prevalutazione. Qualora, in fase di prevalutazione, siano riscontrate delle lacune che richiedano il sostenimento di esami aggiuntivi, si richiede al candidato di provvedere al loro superamento prima dell’immatricolazione ricorrendo all’istituto dei corsi singoli.

La “Prova di Ammissione” a Corsi di Laurea Magistrale consiste in un colloquio al cospetto della Commissione (vedi comma 5) e costituisce lo strumento per verificare l’adeguatezza della preparazione personale ai fini dell’immatricolazione.

Devono sostenere il colloquio di ammissione:

  • tutti coloro che non sono ancora laureati entro la data della Prova di Ammissione;
  • i laureati in possesso di un titolo accademico conseguito in curricula diversi e classi diverse da quelli indicati al comma 3;
  • i laureati in possesso di un titolo di studio straniero.

L’accesso alla Laurea magistrale è consentito anche a chi sia in procinto di conseguire un titolo di studio utile (vedi comma 3), comunque entro il 1° marzo (Immatricolazione Condizionata), e che abbia acquisito almeno 150 crediti formativi all’atto della scadenza per la presentazione della domanda di ammissione.

 

Organizzazione didattica

Le attività formative che fanno capo al Corso di laurea magistrale danno luogo all’acquisizione, da parte degli studenti che ne usufruiscono, di crediti formativi universitari CFU ai sensi della normativa vigente.

La quantità media di impegno complessivo di apprendimento, svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari, è fissata convenzionalmente in 60 CFU.

Ad ogni CFU erogato nei corsi di studio corrispondono 25 ore di impegno medio per studente, di cui almeno il 50% è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale (salvo nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico). Per ciascun CFU la corrispondenza tra le ore di didattica frontale impartite nel corso di laurea magistrale e le ore riservate allo studio individuale è la seguente:

  • nel caso di insegnamenti, 8 ore dedicate a lezioni frontali o attività didattiche equivalenti e 17 ore dedicate allo studio individuale;
  • nel caso di attività didattiche di laboratorio, seminari, esercitazioni, 12 ore dedicate a lezioni frontali e 13 ore dedicate allo studio individuale;
  • nel caso di attività pratiche e/o di tirocinio, 25 ore.

I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo il superamento di un esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze acquisite.

Il periodo di validità dei CFU acquisiti è pari al numero di anni previsti nel Regolamento studenti per la decadenza dallo status di studente. Dopo tale termine il Consiglio didattico prevede forme di verifica dei CFU acquisiti, al fine di valutare la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi.

In base a quanto stabilito dall’Art. 36 del Regolamento didattico dell’Università degli Studi di Pavia ai sensi del D.M. n. 270/2004 e relativi decreti di attuazione, le attività didattiche si svolgono secondo il calendario deliberato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Senato Accademico.

Il periodo ordinario per lo svolgimento di lezioni, esercitazioni, seminari, attività di laboratorio e integrative, è stabilito, di norma, per ciascun anno accademico, tra il 1° ottobre e il 30 giugno successivo.

L’attività didattica è organizzata in semestri: I° semestre, ottobre-gennaio e II° semestre, marzo-giugno. I periodi di svolgimento degli insegnamenti di pertinenza e le modalità di definizione del calendario e dell’orario delle lezioni, saranno predisposti da docenti del Consiglio didattico con funzione di coordinatori dei singoli semestri, sentiti i docenti interessati e tenendo conto delle esigenze di funzionalità dei percorsi didattici.

Il numero minimo degli appelli d’esame per ogni anno accademico è di almeno sei appelli complessivi, di cui almeno due per ciascuna sessione al termine del periodo di attività didattica. Di norma va evitata la sovrapposizione di periodi di lezione con quelli degli appelli. Quindi dovranno essere previsti per ogni insegnamento almeno due appelli di esame al termine di ciascun periodo di attività didattica nelle sessioni invernale ed estiva e due nella sessione di recupero di settembre e dicembre. Occorre sottolineare che l’appello di dicembre è un esame di recupero e non un pre-appello per i corsi del primo semestre. L’intervallo tra due appelli successivi non può essere di norma inferiore alle due settimane. Non sono consentiti appelli al di fuori delle sessioni ufficiali d’esame e i periodi di svolgimento degli esami sono determinati nel calendario.

Non è previsto il salto di appello.

I periodi in cui devono essere effettuati le prove finali per il conseguimento del titolo (tesi di laurea) non possono essere in numero inferiore a quattro per ciascun anno accademico e approvate dal Consiglio didattico. Le prove finali per il conseguimento della laurea magistrale relative a ciascun anno accademico devono svolgersi entro il 30 aprile dell’anno accademico successivo; entro tale data possono essere sostenute dagli studenti iscritti all’anno accademico precedente senza necessità di reiscrizione. Le delibere relative al calendario delle lauree debbono essere rese pubbliche mediante tempestiva pubblicazione sul sito web della Facoltà al link: http://www-med.unipv.it/

I calendari delle lezioni e degli esami devono essere pubblicati entro le scadenze della Scheda Unica Annuale.

 

Obblighi di frequenza e propedeuticità

E’ previsto l’obbligo di frequenza per gli insegnamenti che prevedono laboratori come parte integrante dell’attività formativa. Per tutti gli altri insegnamenti la frequenza è raccomandata.

Non esistono propedeuticità per gli insegnamenti nel presente Corso di Laurea Magistrale.

 

Attività a libera scelta dello studente

Nel piano di studio degli iscritti al corso di Laurea Magistrale è consentito l’inserimento di 9 CFU a libera scelta (di cui all’art 10 comma 5.a DM 270/2004 – c.d. “TAF D”). Gli studenti potranno scegliere tra gli insegnamenti dell’offerta formativa di Ateneo e il Consiglio Didattico potrà riservarsi la facoltà di valutare la coerenza di tali insegnamenti rispetto agli obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale, tenendo conto anche dell’adeguatezza delle motivazioni eventualmente addotte dallo studente. Ove la scelta sia effettuata tra gli insegnamenti riportati nell’Allegato 1, la coerenza con il corso di studio è anch’essa riconosciuta d’ufficio.

Tra le attività a libera scelta (di cui all’art 10 comma 5.a DM 270/2004 – c.d. “TAF D”) è consentito l’inserimento di insegnamenti appartenenti all’offerta dei corsi di studio ad accesso programmato, sia a livello locale che nazionale, ad eccezione dei corsi a numero programmato a livello nazionale di area medica.

Lo studente non potrà scegliere insegnamenti già sostenuti durante precedenti frequenze universitarie, a meno di non aver ottenuto specifiche convalide degli stessi al di fuori dei

120 CFU necessari al conseguimento della Laurea Magistrale. Gli uffici competenti verificheranno la corretta applicazione della regola da parte degli studenti in fase di controllo della carriera preliminare all’ammissione all’esame di laurea. In caso di violazione della regola sopra indicata, lo studente non sarà ammesso al sostenimento dell’esame di laurea e sarà obbligato alla modifica del piano di studi.

 

Stage e tirocinio

L’attività di Tirocinio, indicata come “ALTRE ATTIVITA”, è parte integrante del percorso formativo e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di Laurea, ed è teso a favorire la conoscenza e l’ingresso nel mondo del lavoro. Questa attività viene svolta al secondo anno di Corso nei curricula Medico o Farmaceutico scelto dallo studente, possibilmente nel secondo semestre.

Il tirocinio ha una durata di 75 ore corrispondenti a 3 CFU. L’attività di Tirocinio potrà essere svolta all’interno dell’Ateneo o in Aziende esterne pubbliche o private purché sotto la responsabilità di un tutore universitario (responsabile dei tirocini del Corso di Laurea) e di un tutore aziendale (docente del Corso di Laurea o responsabile dell’azienda esterna pubblica o privata presso cui viene svolta l’attività). Al termine l’attività di tirocinio dovrà essere attestata da uno dei docenti del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche. Talvolta l’attività di tirocinio “Altre Attività” prelude al Tirocinio per la preparazione della tesi sperimentale di Laurea che deve essere svolta al secondo anno di Corso di Laurea sotto la supervisione di un docente tutore appartenente all’Ateneo pavese.

 

Esami e valutazioni finali di profitto

La verifica dell’esame di profitto è diretta ad accertare l’adeguata preparazione degli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale ai fini della prosecuzione della loro carriera universitaria e della acquisizione dei crediti corrispondenti alle attività formative seguite.

Gli esami devono essere pubblici.

Gli esami di profitto possono essere orali e/o scritti e dar luogo a votazione espressa in trentesimi o a un semplice giudizio o ad una idoneità. I crediti formativi si intendono acquisiti se la valutazione è uguale o superiore a 18/30. In caso di valutazione massima di 30/30, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. La valutazione di insufficienza non è corredata da votazione e l’eventuale annotazione sul verbale, utilizzabile a fini statistici, non è riportata nella sua carriera scolastica.

Per quanto riguarda il Tirocinio (Altre Attività), al termine dell’attività il responsabile dei tirocini del Corso di Laurea su indicazione del tutore aziendale esprimerà un giudizio di approvazione o di non-approvazione e provvederà alla sua verbalizzazione.

Nel Corso di laurea magistrale non possono essere previsti, in totale, più di 12 esami o valutazioni finali di profitto. Nel conteggio degli esami o valutazioni finali di profitto vanno considerate le attività formative caratterizzanti, affini o integrative e autonomamente scelte dallo studente. Gli esami o valutazioni finali di profitto relativi a queste ultime attività vengono considerati nel conteggio come corrispondenti ad una unità (anche qualora i crediti assegnati diano luogo a più esami o valutazioni finali di profitto).

L’insieme delle attività formative di cui alle lettere c), d), del comma 5 dell’art. 10 del D.M. 270/2004 non rientra nel conteggio del tetto massimo di esami o valutazioni finali di profitto.

Possono essere previste prove d’esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati, i cui docenti titolari partecipano collegialmente alla valutazione complessiva del profitto dello studente che non può comunque essere frazionata in valutazioni separate su singoli insegnamenti o moduli. Qualora sia prevista la prova d’esame integrata, tutti gli insegnamenti e i moduli devono essere indicati nel piano di studio dello studente. Nel presente corso di laurea magistrale sono previste le prove d’esame integrate indicate nell’Allegato 1.

 

Prova finale e conseguimento del titolo

Il titolo di studio è conferito previo superamento di una prova finale che tenderà a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di laurea magistrale.

La prova finale, cui si accede dopo aver acquisito almeno 102 CFU e che consente l’acquisizione di altri 18 CFU, consiste nella presentazione e discussione da parte dello studente di una tesi sperimentale, elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore, su tematiche che caratterizzano il profilo del percorso formativo. La tesi può essere redatta e discussa in lingua inglese. E’ necessario che sia depositato presso gli Uffici competenti un “abstract” in lingua italiana che sintetizzi il contenuto del testo e che il titolo venga redatto nella doppia lingua, straniera e italiana.

La prova finale potrà essere integrata con attività di laboratorio svolte in ambito Biotecnologico, per lo studio di nuovi approcci diagnostici, terapeutici, dei meccanismi patogenetici delle malattie così come nella caratterizzazione di nuovi bersagli molecolari, nello sviluppo di biotecnologie applicate alla produzione di farmaci e bio-farmaci, loro analisi, veicolazione e direzionamento.

Le attività sperimentali di cui al comma 3 possono essere eseguite presso strutture scientifiche della Facoltà di Medicina o presso strutture esterne, nazionali o internazionali, con le quali siano attivi accordi di collaborazione didattica e/o scientifica.

Il Direttore del Dipartimento di afferenza, oppure il Presidente della Facoltà su delega del Direttore, nomina su proposta del Presidente del Consiglio Didattico le commissioni per il conferimento dei titoli. Tali commissioni sono composte da almeno sette membri, di cui rispettivamente almeno due ed almeno quattro debbono essere professori o ricercatori di ruolo, responsabili di insegnamenti impartiti nel dipartimento o nella Facoltà o mutuati da altri dipartimenti dell’Ateneo.

Il Presidente della Commissione giudicatrice può essere il professore di prima fascia, seconda fascia o ricercatore confermato con la maggiore anzianità di ruolo o il Presidente del Corso di Laurea. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al corso di studio.

Il Presidente designa, tra i componenti di ruolo della Commissione, il segretario incaricato della verbalizzazione.

La Commissione giudicatrice è quindi composta da: un Presidente, un Segretario, Relatori, ed eventualmente Correlatori. I Controrelatori saranno designati dal Presidente della Commissione prima della convocazione della seduta di Laurea e, quindi, comunicati allo studente.

La votazione di laurea magistrale (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode) è assegnata dalla Commissione giudicatrice in seduta pubblica e tiene conto dell’intero percorso di studi dello studente. Le modalità di organizzazione della prova finale e di formazione della commissione ad essa preposta, e i criteri di valutazione della prova stessa sono definiti dal Consiglio didattico. Possono essere attribuiti fino ad un massimo di 8 punti così distribuiti:

  • 4 punti assegnati dal Relatore
  • 2 punti assegnati dal Controrelatore
  • 2 punti assegnati dalla Commissione
  • 1 punto bonus per gli studenti in corso che si laureano alla prima sessione disponibile (luglio)

I criteri per il calcolo della media finale dei voti sono consultabili qui

La domanda per lo svolgimento dell’internato di laurea deve essere presentata alla Segreteria Studenti almeno quindici giorni prima dell’inizio dell’attività. La domanda, reperibile online, deve contenere:

  • l’indicazione della struttura presso la  quale  lo studente intende svolgere l’internato di laurea;
  • l’indicazione del relatore desiderato, sentito il docente interessato;
  • l’indicazione della data prevista per l’inizio dell’internato di laurea.