Organizzazione del Corso – Tecniche di Neurofisiopatologia

Requisiti di ammissione

Per essere ammesso al Corso di Studio lo studente deve essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, richiesto dalla normativa vigente, o di altro titolo di studio conseguito all’estero ritenuto idoneo.

L’accesso al Corso di Studio è programmato a livello nazionale ai sensi della Legge 264 del 2 agosto 1999. Il numero di posti viene fissato annualmente con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’ammissione al Corso di Studio avviene attraverso una prova concorsuale, la cui data e modalità di svolgimento sono definite annualmente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e pubblicati in apposito bando emanato dall’Ateneo. Non sono previste verifiche della preparazione di base né programmi di recupero di eventuali debiti formativi.

 

Organizzazione didattica

Crediti Formativi Universitari (CFU)

  • L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento Didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
  • Il Corso di Studio prevede 180 CFU complessivi, articolati in tre anni di corso, di cui 60 da acquisire in attività formative (tirocinio), svolte a partire dal primo anno di corso, finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali.
  • Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro dello studente, ai sensi dell’art. 6, comma 1, del Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009. La frazione dell’impegno orario complessivo riservato allo studio personale o ad attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%, tranne nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico, ed è determinata dall’ordinamento didattico anche in relazione alla normativa vigente.
  • Nel carico standard corrispondente a un credito possono rientrare:
  • 8 ore dedicate a lezioni frontali o attività didattiche equivalenti;
  • 15 ore dedicate a lezioni interattive, ossia caratterizzate da un approccio didattico del tipo “Problem Solving”;
  • 12 ore dedicate a laboratori;
  • 25 ore di tirocinio.

I crediti corrispondenti a ciascuna attività didattica sono acquisiti dallo studente con il superamento del relativo esame o di altra forma di verifica.

 

Obblighi di frequenza e propedeuticità

Obbligo di frequenza

  • Lo studente è tenuto a frequentare per almeno il 75% di ogni attività didattica prevista dal curriculum.
  • Le attività formative professionalizzanti (tirocini) richiedono il 100% della frequenza. Può essere derogato come debito da colmare l’anno successivo una percentuale di assenze inferiore al 25% del monte ore complessivo previsto dal Piano di Studio.
  • La frequenza viene verificata dai docenti, dai Tutor e dagli assistenti di tirocinio, adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio Didattico.
  • L’attestazione di frequenza per il tirocinio viene apposta su apposita modulistica, sulla base degli accertamenti effettuati.
  • L’attestazione di frequenza alle attività didattiche di un insegnamento, necessaria per sostenere il relativo esame, avviene a cura della Segreteria Studenti sentito il Docente Responsabile.
  • Lo studente che, nel corso dell’anno accademico, non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza di almeno il 75% delle ore previste per ciascun Insegnamento o che non abbia assolto l’impegno del tirocinio, sia nei confronti della frequenza, che nel conseguimento degli obiettivi formativi, nel successivo anno accademico sarà iscritto, anche in soprannumero, come ripetente, con l’obbligo di frequenza degli Insegnamenti e del tirocinio, per i quali non abbia ottenuto l’attestazione.
  • La posizione sotto condizione, di cui al successivo comma 2 lettera d), comporta altresì la frequenza regolare delle attività didattiche e di tirocinio dell’anno di corso cui lo studente risulta iscritto in posizione condizionale fatto salvo quelle del tirocinio, qualora la posizione di non regolarità sia ad esso riconducibile. In questo caso per il recupero del tirocinio si rimanda all’art.12 comma 1 lettera k).

 

Sbarramenti e propedeuticità

Sbarramenti

  • Possono effettuare il passaggio all’anno successivo di corso in posizione regolare gli studenti che abbiano superato almeno gli esami di profitto relativi allo sbarramento e il tirocinio previsti dal Piano di Studio per il relativo anno di corso entro il 30 novembre di ogni anno.
  • Per sbarramento si intende l’impossibilità a proseguire il percorso curriculare nel rispetto dell’acquisizione di una conoscenza di base sequenziale prevista dal Piano di Studio per la mancata attestazione di frequenza ai corsi di insegnamento e al tirocinio o per non aver superato tutte le prove previste dal Piano di Studio come propedeutiche per il passaggio al successivo anno di corso.
  • Lo studente che alla sessione di settembre risulti senza l’attestazione di frequenza dei corsi di insegnamento del proprio anno di iscrizione e/o del tirocinio dovrà iscriversi come ripetente all’anno accademico successivo.
  • Lo studente che alla sessione di settembre non abbia superato l’esame di tirocinio o gli esami di profitto propedeutici per il passaggio al successivo anno di corso di cui alla lettera h) e i), viene ammesso sotto condizione all’anno accademico successivo e può recuperare la posizione regolare entro il 30 novembre.
  • Qualora lo studente ritenesse di non voler usufruire di tale possibilità può iscriversi come ripetente.
  • L’iscrizione come ripetente, comporta gli obblighi di frequenza il superamento degli esami di profitto e delle eventuali attività di tirocinio per i quali non si è ottenuta l’attestazione di frequenza.
  • Al fine di assicurare una progressiva ed equilibrata crescita culturale dello studente, sono previsti i seguenti sbarramenti.
  • Gli studenti del I° anno di corso per il passaggio dal 1° al 2° anno dovranno aver acquisito i seguenti requisiti formativi:

 

  • Corso Integrato di Anatomia e Biologia Applicata;
  • Corso Integrato di Neurofisiopatologia ed Elettroencefalografia;

Gli studenti del 2° anno per passare al 3° anno dovranno acquisire:

  • Corso Integrato di Fondamenti biomolecolari e funzionali;
  • Corso Integrato di Neuroscienze Cliniche;

 

Attività a libera scelta dello studente

Nel Piano di Studi è consentito l’inserimento di 6 CFU a libera scelta (di cui all’art 10 comma 5.a DM 270/2004 – c.d. “TAF D”). Gli studenti potranno scegliere gli insegnamenti a libera scelta:

  • tra quelli proposti nel Piano di Studio standard deliberato annualmente dal Consiglio didattico (Allegato 1). In tal caso il Piano di Studi è approvato d’ufficio;
  • tra tutta l’offerta formativa di Ateneo e in tal caso l’approvazione del Piano di Studi individuale è demandata al Consiglio Didattico che dovrà procedere alla valutazione della coerenza di tali insegnamenti con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, tenendo conto anche dell’adeguatezza delle motivazioni eventualmente addotte dallo studente.

Tra le attività a libera scelta è consentito l’inserimento di insegnamenti appartenenti all’offerta dei corsi di studio ad accesso programmato, sia a livello locale che nazionale, ad eccezione dei corsi a numero programmato a livello nazionale di area medica. È altresì consentito l’inserimento di insegnamenti appartenenti all’offerta di corsi di Laurea Magistrale.

 

Stage e tirocinio

Tirocinio professionalizzante

  • Durante i tre anni del Corso di Studio, lo studente è tenuto ad acquisire le competenze professionali dello specifico profilo.
  • Le attività di tirocinio sono finalizzate a far acquisire allo studente competenze specifiche d’interesse professionale. Per conseguire tali finalità formative, si possono attivare convenzioni con strutture, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività, dotazione di servizi e strutture come previsto dal DM n. 229 del 24.9.97.
  • Nel piano didattico del Corso di studio sono previsti 60 CFU da dedicare al tirocinio professionalizzante.
  • Lo studente deve svolgere le attività formative in forma di tirocinio, frequentando le strutture accreditate con DGR Regione Lombardia, sulla base degli accordi convenzionali in essere, in coerenza con il progetto formativo predisposto, per periodi definiti e per il numero complessivo dei crediti formativi universitari stabiliti dall’Ordinamento Didattico. La scelta delle sedi è ispirata a principi di qualità delle prestazioni erogate, attività di ricerca e produzione scientifica promossa, adesione del personale al processo formativo degli studenti, alla programmazione di formazione continua per il personale, alla dotazione organica di personale incaricato per il Tutoraggio.
  • In ogni fase del tirocinio, lo studente è tenuto ad operare sotto la responsabilità diretta di un Tutor Professionale.
  • L’apprendimento in tirocinio avviene attraverso esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti con riunioni per riflettere e rielaborare esperienze relazionali sia con l’utenza che con il gruppo di lavoro. Il tirocinio comporta per lo studente l’esecuzione di attività pratiche e simulazione dell’attività svolta a livello professionale nell’ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, attraverso l’applicazione di metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature.
  • I tirocini si svolgono nei seguenti laboratori:
  • Elettroencefalografia
  • Monitoraggi intra-operatori di neurofisiologia clinica
  • Potenziali evocati
  • Laboratorio di neuro-otologia/neuro-oftalmologia
  • Elettroneuromiografia, elettroreflessologia e potenziali evocati motori
  • Ambulatorio specialistico di neurosonologia e diagnostica vegetativa

 

  • Il corso applica le seguenti regole di svolgimento del tirocinio professionalizzante:
  • Il tirocinio professionalizzante viene svolto in strutture convenzionate e accreditate, per un totale di 60 CFU, pari a 1500 ore lavorative (1 CFU corrisponde a 25 ore impegno studente). La frequenza è obbligatoria.
  • Il tirocinio professionalizzante viene valutato in trentesimi.

Regole di valutazione per il tirocinio professionalizzante:

Al termine di ciascun anno di corso viene effettuata una valutazione certificativa per accertare i livelli raggiunti dallo studente nello sviluppo delle competenze professionali attese. Tale valutazione è la sintesi tra le valutazioni formative via via documentate dai tutor durante il corso, il profitto negli elaborati scritti e il  livello di perfomance dimostrata all’esame di tirocinio che può essere realizzato con colloqui, prove scritte applicative, esami con simulazioni o su casi e situazioni reali. Al termine di ciascun anno accademico, una Commissione presieduta dal Direttore delle attività didattiche e composta dal Responsabile del Corso di Studio e un minimo di due docenti certifica il livello di apprendimento professionale raggiunto dallo studente negli standard previsti.

 

Esami e valutazioni finali di profitto

Esami di profitto

  • Gli esami di profitto sono 16, distribuiti nei sei semestri (tre anni accademici) del Corso di studio. Ad essi è necessario sommare le tre valutazioni dei tirocini nei 3 anni.
  • La valutazione degli esami di profitto può essere un voto in trentesimi o un giudizio di idoneità. Per i corsi nei quali non è previsto un esame di profitto (es. Didattica opzionale), la verifica dell’apprendimento è subordinata al giudizio (idoneo / non idoneo).
  • Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente può essere certificato con il superamento dell’esame o con altra forma di verifica, quale frequenza o partecipazione a stage formativi in strutture accreditate, anche straniere.
  • Per gli insegnamenti costituiti da più moduli è possibile prevedere l’organizzazione di prove parziali, fermo restando che la valutazione complessiva dell’apprendimento dello studente deve avvenire attraverso una prova d’esame integrata che dà origine alla registrazione di un solo esame.
  • Gli appelli d’esame vengono pubblicati tramite l’apposito sistema informatico di Ateneo. Per iscriversi, gli studenti dovranno compilare un questionario di valutazione della didattica erogata.
  • Di norma è Coordinatore e responsabile del corso integrato il Docente con maggior anzianità di servizio. Egli provvede a proporre al Presidente del Consiglio Didattico la Commissione per la verifica del profitto tenendo conto che siano rappresentati Docenti di tutti gli insegnamenti attivati nell’ambito del corso integrato. In ogni caso, durante le sessioni d’esame, la Commissione, costituita da almeno due Docenti, dovrà essere formata da Docenti di discipline diverse per garantire che lo Studente sia esaminato con competenza sui vari aspetti delle materie oggetto del corso integrato stesso.
  • Non sono previsti salti d’appello.

 

Prova finale e conseguimento del titolo

Prova Finale

  • Per l’ammissione alla prova finale lo studente deve aver frequentato regolarmente le attività didattiche e conseguito i CFU relativi al superamento degli esami di profitto e di tirocinio previsti dal Piano di Studio in vigore.
  • Lo prova finale, che ha valore d’Esame di Stato abilitante all’esercizio della professione di Tecnico di Neurofisiopatologia, prevede ai sensi della normativa vigente e dell’ordinamento didattico, la valutazione di competenze e abilità pratiche (prova pratica) e la presentazione di un elaborato scritto.
  • La prova finale, ai sensi dell’art. 7 del D.I. 19 febbraio 2009, è organizzata con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in 2 sessioni definite a livello nazionale, la prima nel periodo ottobre-novembre, la seconda nel periodo marzo-aprile.
  • La prova finale è costituita:
  • da una prova pratica abilitante nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  • dalla redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione.
  • Si è ammessi alla discussione dell’elaborato di tesi solo se si è superata positivamente la prova pratica abilitante.

I criteri per il calcolo della media finale dei voti sono consultabili qui

 

Commissioni per la prova finale

La Commissione per la prova finale è designata ai sensi dell’art. 7 del D.I. 19 febbraio 2009 e risulta composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio didattico. Comprende almeno 2 membri designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle associazioni professionali individuate con apposito decreto del Ministro della sanità sulla base della rappresentatività a livello nazionale.

Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e della Sanità che possono inviare esperti, come loro rappresentanti, alle singole sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere sostitutivo.